“Metascapes”, finissage della mostra d’arte contemporanea di Serena Manca

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Sabato 15 giugno alle ore 19.00, la Seed Gallery situata in Via De Florenzia 65 a Mesagne apre le porte al pubblico per il finissage della mostra “Metascapes” di Serena Manca: un appuntamento conclusivo carico di suggestioni, simbolismi e partecipazione.

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11 Giugno 2025

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“Metascapes”, finissage della mostra d’arte contemporanea di Serena Manca

Sabato 15 giugno alle ore 19.00, la Seed Gallery, situata in Via De Florenzia 65 a Mesagne,  apre le porte al pubblico per il finissage della mostra “Metascapes” di Serena Manca: un appuntamento conclusivo carico di suggestioni, simbolismi e intensa partecipazione emotiva.

L’evento, organizzato dalle associazioni Mesagne Free e Me Art ETS, con il patrocinio del Comune di Mesagne, si configura come un momento culturale significativo nel panorama artistico della città.

Questo finissage non rappresenta soltanto la chiusura della mostra — aperta dall’8 al 15 giugno — ma si configura come un vero e proprio momento culminante, un rito collettivo in cui l’arte si trasforma in esperienza viva, condivisa e profondamente trasformativa. È un invito a vivere pienamente il percorso di Metascapes, in uno spazio che stimola la riflessione, i sensi e il coinvolgimento del pubblico”, si legge nella nota stampa degli organizzatori.

Durante la serata, sarà possibile incontrare l’artista Serena Manca, il sound performer Francesco Rizzo, dialogare con il curatore Davide Petiti, e lasciarsi guidare in un evento che supera i confini della classica esposizione, trasformandosi in una esperienza immersiva e sensoriale.

Il momento centrale sarà la performance “Origami Alpha”, ideata e realizzata da Manca e Rizzo, che condurrà il pubblico in un viaggio tra gesto e suono, dove corpo, materia e spazio si intrecciano in un unico flusso espressivo.

Metascapes non è semplicemente una mostra: è una riflessione viva sul paesaggio come organismo mutevole, attraversato da memorie, tensioni e relazioni in costante metamorfosi. Un paesaggio che non fa da sfondo, ma che si propone come entità viva e cangiante, in cui si dissolvono i confini tra naturale e artificiale, umano e non umano, sé e altro da sé.

Proprio nel finissage la visione raggiunge il suo apice espressivo, offrendo al pubblico l’opportunità di prendere parte a un momento unico e irripetibile, in cui arte visiva e performativa si incontrano, si contaminano e si completano. Un invito a rallentare, osservare, ascoltare e diventare parte attiva di un’esperienza che continua a trasformarsi anche oltre la fine della mostra.

Ultimo aggiornamento: 12/06/2025, 22:02